domenica 30 settembre 2012

Arriva l'autunno...finalmente!

Come al solito, qui al sud, arriviamo al mese di ottobre stremati dal caldo! Arriviamo proprio a desiderare l'arrivo dell'autunno. Dopo una settimana di scirocco e incendi...potete immaginare!



A me l'autunno, con i suoi colori caldi, piace.Peccato che si porti dietro i primi malanni di stagione!
Dopo tre giorni di incubazione, caratterizzati da dolori, debolezza e febbricola, oggi ho avuto un abbassamento di pressione che mi ha fatto quasi svenire e, nel pomeriggio, mi si è alzata la temperatura a 39,5. Non ho altri sintomi, ma è chiaro che, per qualche giorno, non potrò andare al lavoro. E non ne sono affatto contenta! Per diversi motivi!
I ragazzi, invece, faranno festa (e chi può dar loro torto?), lo Stato è contento perché mi decurterà lo stipendio (graaaazie Ministro Brunetta!). Molto meno lo sarà il mio medico, il quale domattina, con la sala d'aspetto piena di ammalati, dovrà farli aspettare e mettersi a ciurlare con il computer per comunicare, LUI (ma è un medico o un burocrate?) a non so quanti Enti e Ministeri la mia malattia. Rigorosamente in giornata!
Poi mi invierà un'e-mail con il certificato da inviare a scuola.La scuola metterà il certificato nel mio fascicolo personale (a perenne onta?) e basta. Tanto a mandare la visita fiscale ci penserà la ASL stessa. Sì, sì sì sì.....perché lo Stato non si fida più delle sue scuole statali, mentre ha deposto AMPIAMENTE la sua fiducia in Regioni, Province, Comuni....e via graziosamente discorrendo... (no comment!).
A fine mese, al più tardi alla fine del prossimo mese, io vedrò arrivare il cedolino con lo stipendio decurtato. Non posso sapere adesso di quanto, perché dipende dal numero dei giorni di lavoro persi. Anzi, siccome sono una persona precisa, vi dirò che non è lo stipendio ad essere decurtato, bensì una voce che si chiama Indennità integrativa speciale.
Per voi cambierebbe qualcosa? Come diceva il grande Totò: "E' la somma che fa il totale!". No?

PS: riferendomi al post precedente, vi comunico con grande sollievo, che siamo riusciti a quadrare il cerchio! L'orario delle lezioni è pronto ed è stato dato in pasto ai colleghi, i quali, ovviamente, guardando solo i difetti del proprio orario personale, hanno cominciato a lamentarsi, a protestare, a minacciare di assentarsi, ad appellarsi all'antididatticità dell'orario...ovvio.
Un solo esempio per non tediarvi oltremodo: ricordate la collega che non voleva il buco a seconda ora? Gliene abbiamo dato solo uno a quarta ora e un altro per spostarsi nell'altra scuola. Si è lamentata ugualmente.
Indovinate cosa hanno detto le mie colleghe di commissione... "Rosa, li mandiamo da te e spieghi tutto tu." E io:"Ok, tanto io ho le spalle larghe." 

sabato 22 settembre 2012

La quadratura del cerchio. "Rosa, pensaci tu!"

La quadratura del cerchio: il problema geometrico insolubile per antonomasia. Neppure Leonardo da Vinci riuscì a venirne a capo. Eppure, come testimonia l'immagine che ho pubblicato, ci studiò su parecchio.
Lungi da me il volermi paragonare al grande Leonardo, ma il lavoro che sto affrontando in questo periodo a scuola ma, tanto per cambiare, anche a casa, mi ricorda molto per difficoltà di soluzione, proprio il proverbiale problema di impossibile soluzione affrontato da tanti studiosi di geometria, Leonardo in testa.

Vi ho incuriosite?  Qual è il difficilissimo compito affidato a me e ad altre tre colleghe dal mio nuovo Capo d'Istituto? Formulare l' ORARIO DELLE LEZIONI che ci accompagnerà per tutto l'anno scolastico appena iniziato. 
Già vi sento: "ESAGERAAAAAAATAAAAAA!!!!!!!!"

Vi espongo i dati del problema:
1) Ben NOVE cattedre-orario, cioè nove colleghi costretti a lavorare in due o tre scuole per completare il             proprio orario di servizio. A noi della commissione-orario tocca conciliare gli orari di servizio nelle altre scuole con quello della nostra. E ogni scuola tira acqua al proprio mulino, perché ormai sono tutte ridotte, come la nostra, con un numero indecente di cattedre-orario. "Rosa, pensaci tu che sei più diplomatica".
Entro in segreteria per contattare le altre scuole e trovo........il caos! Tutto il personale, già notevolmente ridotto negli ultimi anni, è cambiato. Ancora nessuno sa chi deve fare cosa. anche perché abbiamo cambiato contemporaneamente anche Dirigente scolastico e Dirigente dei servizi amministrativi (la vecchia figura del Segretario, per intenderci) ed entrambe le figure sono estremamente scontente del trasferimento obbligato. Ergo..... la prima preferisce affidare un carico di lavoro mai visto a noi docenti e la seconda non ha ancora saputo se resterà o meno nella nostra scuola e quindi...... ho l'impressione di navigare su una nave senza nocchiero! 
Magnifici risultati della cosiddetta Razionalizzazione delle risorse! Burocratese per non dire: TAGLI-TAGLI-TAGLI!!!!!!

2) Le materie che prevedono prove di verifica scritte devono obbligatoriamente avere almeno un blocco di due ore all'inizio della mattinata da dedicare alle verifiche scritte periodiche.

3) Gli alunni hanno diritto ad un orario settimanale con carichi ben distribuiti e che sia didatticamente valido. (Tze!)

4) I docenti hanno diritto di fare lezione per un massimo di quattro ore giornaliere, con un massimo di due ore buche (già tre ore buche fanno storcere il naso anche ai colleghi più pazienti e concilianti). Hanno inoltre diritto a non entrare sempre a prima ora e a non uscire sempre ad ultima ora. Ma c'è anche chi chiede di entrare sempre a prima ora o sempre a seconda ora... (Tze!)

5) I docenti pendolari, e sono tanti e provenienti da luoghi anche molto, ma molto lontani dalla scuola, hanno il diritto ad avere un occhio di riguardo perché i loro orari di servizio devono essere conciliabili con gli orari dei mezzi pubblici che utilizzano per scapicollarsi a scuola da ogniddove, dopo essersi alzati alle sett'albe.

6) C'è sempre qualche docente, e vista l'età media e l'età pensionabile stabilita dai nostri legislatori, ce ne saranno sempre di più, che ha qualche serio problema di salute che  costringe a dei trattamenti medici continuativi da fare per forza maggiore in orario antimeridiano e, ovviamente, bisogna lasciar loro delle mezze mattine libere. Le loro ore vanno distribuite quindi con dei vincoli in più.

7) C'è sempre qualche collega giovane che ha impegni di studio, tipo seconda laurea o corsi di specializzazione, ecc...ecc... che ha diritto ad adattamenti di orario per potersi recare alle lezioni. Altri vincoli!

8) C'è sempre chi ha bisogno di scegliere un determinato  giorno libero e guai a cambiarglielo! Ovviamente i giorni liberi più richiesti sono il sabato e il lunedì, che naturalmente non possono essere concessi a tutti. Conseguenza: discussioni infinite  alle quali, stremate,  abbiamo posto definitivamente fine qualche anno fa istituendo una sacrosanta turnazione! Ma arrivano ogni anno nuovi insegnanti con nuove richieste. "Rosa, pensaci tu che sei più decisa".

9) Arrivano docenti che dicono:  "Io sono anche un libero professionista. Devo poter conciliare gli impegni." La legge lo consente. Bisogna accontentarli. Per esempio difficilmente si può assegnare un insegnante/libero professionista a delle classi a tempo prolungato. Non potrebbe venire a scuola nel pomeriggio, se non per le riunioni che rientrano negli obblighi di servizio.

10) Ci sono perfino docenti che non si sono ancora resi conto della difficoltà in cui ormai versano tutte le scuole e arrivano con pretese del tipo: "Non mi mettete ore di buco a seconda ora! A che mi serve? Non sono ancora stanca! Io vorrei riposarmi a quarta ora!". "Mi date l'uscita presto il venerdì così me ne vado al mercatino?" "Mi date l'uscita presto il mercoledì così me ne vado in piscina?" "Mi date l'entrata tardi il lunedì  che non voglio un inizio di settimana duro?" (Quest'ultima sono io....) Occhi sgranati a palla di tutta la commissione orario!   "Rosa, rassegnati.....e pensaci tu! Fai capire alle colleghe che l'erba voglio non cresce neppure nel giardino del re....figuriamoci di questi tempi nelle scuole!"  

Non  so se ho reso l'idea......ma avrete sicuramente capito che sono avvilita e frustrata! Faccio parte della commissione-orario da anni e il lavoro è sempre stato portato a termine entro l'inizio dell'anno scolastico.
Quest'anno invece.....lavoriamo a ritmo serrato dal 4 settembre e.........niente! Il cerchio non ne vuole sapere di diventare quadrato! A malapena siamo riuscite a coprire le quattro ore di lezione che si fanno in questo periodo, a causa dell'organico ancora incompleto, con un quadro orario assolutamente difettoso.
L'altro ieri, disperate, abbiamo deciso di strappare tutto e ricominciare daccapo.
Arrivata a casa ho deciso di sacrificare il pomeriggio di giovedì e il mio giorno libero, il venerdì, per dedicami  solo ed esclusivamente alla formulazione ex-novo di un orario utilizzando un metodo diverso.
Ma, nonostante la maratona, comprensiva di ben due notti con quattro ore di sonno sul groppone,  oggi ho dovuto ammettere con le colleghe che il metodo funziona meglio, ma che il mio esperimento non è riuscito del tutto: l'orario è ancora incompleto e pieno di difetti.

Ma io non mi do per vinta! Non appena avrò finito di scrivere questo post ricomincerò daccapo. Ho chiesto consigli a mia sorella (collega con lunga esperienza di formulazione di orario) e ...... voglio quadrare il cerchio! 

Ecco spiegata la mia latitanza dal blog, dal forum "L'isola creativa", dalla gestione della mia casa che, tra parentesi, sta andando in malora! 

martedì 11 settembre 2012

Swap Spa

Non so voi, ma fino a quando sull'Isola creativa non abbiamo organizzato uno swap Spa, io non avevo idea del perché i centri benessere da un po' di tempo a questa parte si chiamassero così. Per cui, fino a quel momento, confesso la mia ignoranza, la parola Spa per me era soltanto la sigla delle Società per Azioni. Fatta una veloce ricerca sull'origine del termine, ho appreso che deriva dalla città belga Spa, famosa da tempo immemorabile per le sue terme. Il toponimo passò poi, prima nella lingua inglese e poi  in tante altre, compresa la nostra, ad indicare per estensione gli stabilimenti termali e i centri benessere in generale. 


Fatta questa precisazione, a beneficio di chi  avesse la mia stessa curiosità , vi faccio vedere ciò che ho inviato alla mia abbinata Mary, iscritta al forum delle creative siciliane, ma abitante a Taranto: 



Il mio handmade consisteva in una coppia di asciugamani con applicazione patchwork e tramezzo in pizzo bianco (non è la prima volta che ne realizzo una e ho già dato dei links per chi volesse cimentarsi in questo post) alla quale ho aggiunto due prodotti per la cura del corpo e un sacchetto profumabiancheria. Ecco un'immagine più ravvicinata degli asciugamani:




Questo è invece il contenuto del pacchetto che, con grande piacere,  ho ricevuto da Alessia, un'amica-di-forum della provincia di Agrigento che ringrazio tantissimo.



Si tratta di un sacchetto realizzato da Alessia con una deliziosa stoffa con una fantasia a rose e rametti di  lavanda, foderato con una stoffa a tinta unita viola. Un amore! L'ho subito collocato sul mobiletto del mio bagno e riempito con le tantissime boccette e boccettine di profumi miei e di mia figlia. Finalmente un po' di ordine! Al suo handmade Alessia ha aggiunto una crema per il corpo, due separadita per facilitare l'applicazione dello smalto alle unghie dei piedi e un profumatore per cassetti.
Bellissimo swap anche questo!

Con l'occasione ho il piacere di mostrarvi lo stabilimento termale della mia città: Termini Imerese (PA). Il nome Termini Imerese deriva infatti dal latino Termae Himerensis, cioè Terme degli Imeresi. I Romani diedero questo nome alla città proprio per la presenza di una sorgente di acque termali salsobromoiodiche calde, di cui ancora oggi si possono godere i grandi vantaggi salutistici, in convenzione con il Servizio sanitario nazionale,  presso il Grand Hotel delle Terme: un bellissimo esempio di architettura Liberty di fine Ottocento, progettato dall'architetto Giuseppe Damiani Almeyda e costruito sulle strutture, ancora fruibili, delle antiche terme romane. Eccone una bella immagine:






E' uno degli edifici-simbolo della mia città e ha un grande valore artistico. E, neanche a dirlo, la presenza delle terme, la cui efficacia terapeutica è nota fin dai tempi dei Fenici, è sicuramente uno dei motivi per cui Termini Imerese merita di essere presa in considerazione per un bel soggiorno.   Fateci un pensierino e ..... venite a trovarmi!

NB: questa non è da intendersi come una recensione o  una pubblicità per la struttura alberghiera. Ne ho parlato per il valore dell'edificio e delle terme,   risorsa quest'ultima sicuramente poco valorizzata  della mia città.